Comitato

Elisabetta Monotti Campanella (presidente)

Sono madre di due ragazzi e di professione avvocato. Nel mio percorso di vita ho avuto modo di confrontarmi a più riprese con la realtà dell’alto potenziale cognitivo. Ho potuto constatare come talvolta i soggetti ad alto potenziale non riescano purtroppo a mettere a frutto le loro caratteristiche e le loro inclinazioni nel contesto scolastico e sociale; questo genera spesso situazioni di sofferenza e frustrazione. Ho pertanto accettato di entrare a far parte del comitato dell’associazione Filo di Seta perché credo che ogni bambino, qualsiasi siano le sue caratteristiche, abbia il diritto di essere messo in condizione di sfruttare al meglio le proprie potenzialità. Affinché questo possa avvenire, occorre che le famiglie, la Scuola e tutti coloro che lavorano con i ragazzi siano in grado di individuare i tratti caratteristici del soggetto ad alto potenziale per accompagnarlo adeguatamente nel suo cammino di crescita”.

Oana-Laura Libotte
(vicepresidente)

Bambini plusdotati o ad alto potenziale cognitivo. Queste etichette spesso evocano immagini di brillantezza e successo, ma dietro di esse si nascondono anche sfide significative. Essendo diventata madre, ho avuto modo di scoprire l’altra faccia della medaglia e di comprendere le difficoltà che i bambini dotati possono incontrare nella loro vita quotidiana. All’interno del comitato dell’associazione Filo di Seta m’impegno per contribuire alla sensibilizzazione sulle sfide affrontate dai bambini APC sul territorio ticinese, nonché a promuovere un maggiore sostegno a favore dei nostri bambini e ragazzi e delle loro famiglie, affinché possano sviluppare appieno il loro potenziale e superare le difficoltà che incontrano lungo il cammino.

Antonella Romboni

Sono psicologa e psicoterapeuta, lavoro con adulti nel mio studio e spero che questo mio bagaglio di conoscenze possa essere utile all’interno dell’associazione e per le famiglie che la compongono. Fino all’individuazione di mio figlio credevo di avere una conoscenza solo professionale dell’alto potenziale cognitivo. Da allora il mio sguardo è cambiato. Mi pare di aver fatto un lungo viaggio fino alla luna e ritorno!!

Barbara Albertoni

Nel momento in cui i figli cominciano la scuola, ci si accorge che i bambini APC hanno bisogno, chi più chi meno, di sostegno per sviluppare il proprio potenziale, accoglierlo come dono e non viverlo come ostacolo. Quale membro di Comitato dell’´associazione Filo di Seta vorrei sostenere le famiglie nell’affrontare le sfide e le opportunità che la condizione comporta, a accoglierla e a vivere con serenità le peculiarità dei figli.

Lietta Santinelli

Sono ergoterapista pediatrica e da diversi anni lavoro a contatto con bambini limitati nella loro capacità di agire a causa di problemi nelle abilità sensoriali, motorie, esecutive, visuo-spaziali o nelle relazioni sociali. Conosco bene l’Alto Potenziale Cognitivo sia da professionista che da genitore e credo che ci sia molto da fare per creare cultura attorno a questa neurodiversità, che pone degli ostacoli sul percorso di crescita dei bambini e sulla traiettoria di vita delle famiglie, ma che rappresenta anche una risorsa e un fattore di protezione. Mi piacerebbe portare nell’associazione le mie conoscenze scientifiche, ma anche degli strumenti concreti per migliorare l’accoglienza da parte dell’ambiente verso questi bambini.