Sono madre di due ragazzi e di professione avvocato. Nel mio percorso di vita ho avuto modo di confrontarmi a più riprese con la realtà dell’alto potenziale cognitivo. Ho potuto constatare come talvolta i soggetti ad alto potenziale non riescano purtroppo a mettere a frutto le loro caratteristiche e le loro inclinazioni nel contesto scolastico e sociale; questo genera spesso situazioni di sofferenza e frustrazione. Ho pertanto accettato di entrare a far parte del comitato dell’associazione Filo di Seta perché credo che ogni bambino, qualsiasi siano le sue caratteristiche, abbia il diritto di essere messo in condizione di sfruttare al meglio le proprie potenzialità. Affinché questo possa avvenire, occorre che le famiglie, la Scuola e tutti coloro che lavorano con i ragazzi siano in grado di individuare i tratti caratteristici del soggetto ad alto potenziale per accompagnarlo adeguatamente nel suo cammino di crescita”.
Da anni attiva nel modo del lavoro, sono anche mamma. La combinazione di questi due fattori mi ha portato a conoscere la tematica dell’alto potenziale cognitivo e, come conseguenza, ho sentito la necessità di approfondire l’aspetto che viene meno citato quando si parla di bambini o persone APC: le loro difficoltà. Spesso infatti chi non è informato sul tema mette l’accento su quelli che sono ritenuti grandi vantaggi, mentre essere “troppo” in tutto è spesso fonte di enormi disagi personali e sociali. Entrando a far parte del comitato spero di poter contribuire a divulgare le giuste informazioni e poter così dare maggiori opportunità, soprattutto ai bambini APC, di essere valorizzati e sostenuti senza giudizio e pregiudizio.
Ho studiato ingegneria civile al Politecnico Federale di Zurigo, ma sono più che altro una mamma. Dopo aver scoperto il tema dell’alto potenziale cognitivo, ho deciso di mettermi a disposizione del Comitato per approfondire il tema ed aiutare ad offrire attività e sostegno alle persone interessate.
Sono mamma e giornalista, da sempre interessata al mondo della scuola e dell’apprendimento. Mi sono avvicinata al tema dell’apc un po’ per caso, scoprendo molte affinità tra i profili di questi ragazzi e il mio percorso scolastico prima e quello delle mie figlie poi. Entrando nel comitato spero di poter dare il mio contributo nel far conoscere la tematica e aiutare così da un lato i bambini apc ad affrontare il più serenamente possibile le loro peculiarità, dall’altro anche i loro genitori e gli insegnanti a sostenerli nel miglior modo possibile.
Sono psicologa e psicoterapeuta, lavoro con adulti nel mio studio e spero che questo mio bagaglio di conoscenze possa essere utile all’interno dell’associazione e per le famiglie che la compongono. Fino all’individuazione di mio figlio credevo di avere una conoscenza solo professionale dell’alto potenziale cognitivo. Da allora il mio sguardo è cambiato. Mi pare di aver fatto un lungo viaggio fino alla luna e ritorno!!
Lavoro nel sociale. Sono stata attiva per diversi anni negli asili nido. Attualmente mi occupo di disabilità. Quando sono diventata mamma ho scoperto l’alto potenziale cognitivo. Sono sorte mille domande e grazie a questa curiosità sono entrata in contatto con l’associazione Filo di Seta, che mi ha permesso di fare degli approfondimenti al riguardo. Ho deciso di entrare a fare parte del comitato per dare il mio contributo a favore delle persone che si sono trovate o si trovano nella mia situazione ed al contempo aiutare i bambini con questa caratteristica a dare voce ai loro vissuti.
Bambini plusdotati o ad alto potenziale cognitivo. Queste etichette spesso evocano immagini di brillantezza e successo, ma dietro di esse si nascondono anche sfide significative. Essendo diventata madre, ho avuto modo di scoprire l’altra faccia della medaglia e di comprendere le difficoltà che i bambini dotati possono incontrare nella loro vita quotidiana. All’interno del comitato dell’associazione Filo di Seta m’impegno per contribuire alla sensibilizzazione sulle sfide affrontate dai bambini APC sul territorio ticinese, nonché a promuovere un maggiore sostegno a favore dei nostri bambini e ragazzi e delle loro famiglie, affinché possano sviluppare appieno il loro potenziale e superare le difficoltà che incontrano lungo il cammino.