Disturbo dello spettro autistico in individui con alta intelligenza: l’importanza di essere riconosciuti e il diritto di essere se stessi

Molte famiglie di bambini e ragazzi identificati quali APC si trovano disorientate di fronte alle caratteristiche dei loro figli. Molto ben informati e documentati, i genitori si chiedono se le difficoltà relazionali e di adattamento che osservano quotidianamente siano da attribuire all’alto potenziale cognitivo o a un disturbo dello spettro autistico.

Spesso è tuttavia difficile trovare una risposta al riguardo. Le famiglie si sentono di conseguenza abbandonate ai loro dubbi, gran parte delle loro perplessità e interrogativi permangono, creando smarrimento e sofferenza. È fondamentale saper cogliere segni e sintomi dell’eventuale disturbo dello spettro autistico per fornire al bambino/ragazzo una chiave di lettura del proprio disagio e supportare adeguatamente la famiglia.

Obiettivo della mattinata di formazione è quello di sensibilizzare i clinici sull’importanza di saper distinguere le due condizioni per alleggerire la fatica che spesso connota il vissuto dei ragazzi e delle loro famiglie e prevenire la sofferenza che deriva da mancata conoscenza e accettazione.

Relatori: Dott.ssa Cristina Motta, Dott.ssa Elena Moioli

Seguirà una tavola rotonda sul tema moderata da Mattia Mengoni cui interverranno:

Dott. Paolo Manfredi, Dott.ssa Chiara Mangione, Dott.ssa Elena Moioli , Dott.ssa Cristina Motta, Dr.ssa Erika Rebessi, Nicola Rudelli

Quota di partecipazione: CHF 40.- (gratuito per i soci ATP e Filo di Seta)
Iscrizioni: entro il 16 settembre al link https://forms.gle/HCCkCDGeeM5Zxzpv6

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